Nel campo della sicurezza sul lavoro è necessario tenere conto di numerosi elementi di pericolo: devono essere seguiti una serie di step richiesti dalle normative per prevenire gli incidenti sul lavoro e tutelare la salute dei dipendenti.
Un rischio al quale il personale può essere sottoposto, spesso sottovalutato, è quello di esposizione agli agenti biologici, che si verifica ogni volta che un soggetto entra in contatto con materiali naturali o di natura organica.
Alcune professioni più di altre sono esposte a questo tipo di rischi, come i lavoratori dei servizi ambientali oppure le professioni sanitarie per cui è fondamentale eseguire un’attenta valutazione del rischio microbiologico.
Le tipologie di rischio biologico
Tutte le attività lavorative che espongono i dipendenti al rischio biologico si possono raggruppare in due grandi macro categorie:
- Attività che fanno uso deliberato di agenti biologici, come istituti sanitari, di ricerca o industrie farmaceutiche
- Attività dove esiste il rischio potenziale di esposizione ad agenti biologici, come servizi sanitari, realtà del settore alimentare o della lavorazione delle carni
Cosa dice la normativa
Il D.lgs. 81/2008 stabilisce come parte dei doveri del Datore di Lavoro la tutela di tutti i suoi dipendenti dal rischio di esposizione ad agenti biologici e chimici, in modo da preservare la condizioni ottimali di igiene all’interno del posto di lavoro la tutela della salute.
Gli agenti biologici possono essere classificati in:
- microrganismo: cioè ogni entità microbiologica, cellulare o meno, in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico
- coltura cellulare: cellule che derivano da organismi pluricellulari e che sono coltivate in vitro
- agente biologico: tutti quei microrganismi, anche geneticamente modificati, colture cellulari ed endoparassiti umani, in grado di provocare infezioni, allergie o intossicazioni
I dipendenti di tutte quelle realtà dove si è esposti o potenzialmente esposti a rischio biologico devono seguire una formazione specifica per ottenere le competenze necessarie, saper usare in modo appropriato i DPI in dotazione e conoscere le misure preventive per svolgere in sicurezza il proprio lavoro.
Sicurezza sul lavoro e valutazione del rischio biologico
Per tutelare l’igiene sul posto di lavoro e la salute dei dipendenti, il Datore di Lavoro deve agire attraverso una Valutazione del rischio biologico, cioè un documento di verifica che deve contenere tutte le informazioni circa le caratteristiche di eventuali agenti biologici presenti e la loro classificazione, i potenziali effetti nocivi e le corrette procedure di sicurezza da mettere in pratica durante la normale attività lavorativa.